giovedì 13 novembre 2014



mappa memoria: (im)possibili utopie
PAOLO VIVIAN
mostra antologica
di pitture, sculture ed installazioni
22 novembre - 14 dicembre 2014

sede: Pergine Valsugana (TN)
- Sala Espositiva del Teatro Comunale | Piazza Garibaldi, 5/H
- Sala Maier, Piazza Serra

Inaugurazione:
- sabato 22 novembre 2014 | ore 17.00
presso il foyer del Teatro Comunale di Pergine

Aperta dal 22 novembre al 14 dicembre 2014
orario: tutti i giorni  10-12 | 18-22 | ingresso libero

La mostra è organizzata dal Comune di Pergine Valsugana, assessorato alla promozione culturale. Il catalogo “mappa memoria : (im)possibili utopie” edito in occasione della mostra con i testi critici di Paolo Zammatteo e Dora Bulart, curatori del progetto.

per il concetto:
Il progetto mappa memoria: (im)possibili utopie rappresenta una sorta di "cartografia" del lavoro dell'artista Paolo Vivian e sincronizza la mostra retrospettiva e il volume monografico edito in supporto. L’antologia copre il periodo storico di  30 anni durante i quali Vivian ha generato le tappe della crescita creativa, la formazione dello strumentario artistico e la definizione dello stile individuale dagli anni ‘80 al presente. Davanti al pubblico (presso i due spazi espositivi - Sala Maier e Sala Espositiva del Teatro Comunale a Pergine) sono oltre 70 opere - pitture, sculture in pietra e legno, pannelli ed oggetti, installazioni, testi e documenti che formano la "topografia artistica" nella mappa della memoria di Paolo Vivian. Come dei segnali di guida sono state poste delle opere chiave con cui nel corso degli anni lui ha definito il suo credo artistico. Al centro della presentazione è posto il dialogo tra le ricerche dell'autore nel campo della memoria collettiva e il concetto di utopia, l’eterna ricerca della perfezione e della bellezza ideale, le quali in progetto sono state orchestrate per mezzo della filosofia moderna, mappatura mentale ed il gioco di associazioni. 

Nell’arte di Vivian la memoria collettiva ha una forma laconica e la direzione verticale. Archetipi culturali, mutazione del mito e tabù si trasforma nel totem della memoria; il dialogo tra le generazioni e le comunicazioni umane quotidiane - nel codice a barre della modernità. 

Nella sua "fusione di orizzonti" i simboli dell’esperienza personale e le sue diverse facce hanno la forma cubica fatta da legno e ferro. I "cubi di memorie" di Vivian sono strumenti speciali che organizzano i suoi messaggi e la creazione di nuove impressioni per il pubblico, che assistono l'invenzione delle sue idee.
Con questo progetto lo spettatore imparziale è invitato a seguire la "mappa memoria" dell’artista verso la sua Terra Promessa e lo conduce nel suo "diario" creativo, ad organizzare i propri pezzi di memoria e di crearne una propria, possibile utopia personale.

per l’artista: 
Paolo Vivian (1962, Serso di Pergine) ha iniziato l’attività espositiva nell’85 e ha tenuto diversi progetti concettuali, azioni e performance nelle fiere d’arte, festival e simposi internazionali in Italia e all’estero. Conta più di 12 mostre personali in gallerie private ed istituzioni culturali in Italia, Bulgaria e Lituania. Le sue opere sono state presentate nel programma di Vilnius - Capitale Europea della Cultura 2009, in occasione della celebrazione del 100° anniversario dalla fondazione della città di Differdange, nei progetti “L'angolo degli eroi”, Budapest; “Natura e Arte" - sotto l'egida della Regina olandese, “Off- On” progetto , Amburgo, Exi(s)t- Varna, il Palazzo Ducale - Genova, l’Abbazia Agostiniana - Bolzano, Galleria "Actus Magnus" – Vilnius; galleria Graffit, Varna, Galleria “Shipka 6”, Sofia ed altri. 
Le sue opere monumentali fanno parte di collezioni pubbliche in Natuurkunst - Drenthe (Paesi Bassi); Istituto Italiano di Cultura di Bergen (Norvegia); il Parco Gerlache - Differdange (Lussemburgo);  il Parco Tre Castagni - Pergine Valsugana (Italia); il Parco Bastie – Ala (Trento);  Forst Lausitz – Germania; Rabka-Zdroj – Polonia;  Kunstforum - Stubenberg (Austria); la Fondazione "Camille Claudel" - La Bresse (Francia) ed altri. Ha vinto premi internazionali per la scultura in Italia  e all'estero. 
Direttore artistico e curatore dei progetti internazionali di scultura - "Memorie di amnesia" (Pergine Valsugana, Trento 2007) e "6x6" (Baselga di Pine, Trento 2008-2013); fondatore della rete internazionale artistica Skulturclub , membro de “La Cerchia”- l’associazione degli artisti trentini. E' presentato da galleria Bulart  (BG/BE). 

Vive e lavora a Palù del Fersina (TN), Italia.

I critici d’arte che hanno scritto su Paolo Vivian : Anna Amendolagine, Giorgio Fogazzi, , Fiorenzo Degasperi, Marco Tomasini, Mario Cossali, Renzo Francescotti,  Maurizio Scudiero ed altri